martedì 25 settembre 2012

Ciclamini

Oggi è un bel giorno di sole, viene dopo un giorno di pioggia e l'aria fresca assieme alla trasparenza dell'aria regalano un motivo di un estate che voglio tenere ancora con me... è una fine estate, certo, perchè l'estate piena è stata torrida e non c'era pioggia e quando c'era non riusciva a lasciare questa brezza leggera sulla pelle, l'estate piena è stata afa, afa violenta che si accettava per l'amor dell'estate. Qualche sorso d'acqua di frigor o di fonte, un pò d'ombra, un frutto fresco per lasciarsi un sapore gradito e fresco in bocca, condizionatori e ventilatori al massimo, tutto per continuare ad amare un'estate che per fortuna non è solo caldo, ma anche mare, montagna, senso di libertà dato dai pochi vestiti che ci coprivano, vacanze e viaggi fra abeti e spiagge bianche con palme.


L'estate continua il risveglio della natura iniziato in primavera, esplode il verde intenso dei prati e dei boschi, ma esplodono anche i mille colori dei fiori naturali, quelli coltivati dall'uomo e quelli addomesticati dall'uomo.

Dopo tanti anni in cui mi ero arreso al mio pollice che ha tutti i colori tranne il verde, questa volta ho voluto anch'io un pò di estate sul mio balcone e mi sono comprato un pò di f iori che ho cercato di allevare con cura. Purtroppo i più estivi se ne sono andati abbastanza presto con mio grande scorno, anche perchè quando chiedi consiglio per coltivare delle viole quando hai delle petunie, non aiuti certo chi questi consigli te li deve dare. Ora ho preso una piantina che credo più sicura, una piantina che credo sia in grado di resistere a questo sole moderato e alle piogge di questo periodo, un ciclamino, anzi, due.

LI ho portati a casa e trapiantati, che bello sentirsi le mani nella terra, avere l'illusione di modellare la terra e sentire un immaginario fremito in quelle piantine che forse, anzi, certamente, sono felici di aver riacquistato una nuova vita all'aria aperta. La loro nuova casa, certo, non sarà un sottobosco, ma è pur sempre aria libera di disporre di sè stessa... e non è poco.

Oggi sul mio balcone me la guardavo con affetto, pensavo però a quanto mi sento preso da questa piantina mentre c'è chi ha una vera moltitudine di fiori, nel mio stesso palazzo c'è chi ha il balcone tutto fiorito, qualche giorno fa sentivo una mia amica al telefono presa a bagnare i tanti fiori del suo giardino... ed io con la mia piantina mi gonfiavo d'orgoglio nel vederla e nel sentirla così viva e vitale, un solo vaso, forse in seguito ne arriveranno ancora degli altri, ma per ora un solo vaso che basta a farmmi sentire "fiorista". Che gasato che sono!

Vabbè, ho pensato, visto il mio pollice verde, è meglio che quando sarà, ne faccia soffrire una sola o comunque poche di piantine piuttosto che tante e quello che conta è che anche da una sola piantina si possono trarre insegnamenti.

Già, un fiore, l'erba, gli alberi... vivono di aria, di acqua, di terra, tutti elementi primari e solo con questi elementi primari ci riempiono il cuore di bellezza e di armonie colorate.

A questi elementi si offrono e qualche volta per questi elementi soffrono, ma poi si ripresentano a noi sempre rinnovati.

Gli basta poco e se gli dai un minimo di cure, quelle giuste, non proprio le mie che sono date in assoluta buonafede, ma non certo con cognizione, rispondono con l'immenso regalo di stagioni cariche di bellezza.

Ora andrò ancora a dare un'occhiata ai miei ciclamini, li guarderò felice dei loro colori che mi allargano il cuore, darò una carezza alle loro foglie e sono certo che sentirò un fremito di risposta, sarà un'illusione? No, io sono certo che ci rispondono e se gli parli ti ascoltano... e nel silenzio se le ascoltiamo bene, ci parlano senza dirci parole... le nostre dei balconi, come quelle dei giardini, ma sopratutto quelle dei prati e dei boschi.

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